Casa editrice dispersa e una proposta di matrimonio e uno sparapatate....

Che giornata assurda.
Come dire che l'acqua è bagnata e il sole è caldo? Chissà.
Partiamo dal titolo.
Si perchè una delle case editrici per cui lavoro è sparita, da una settimana, non la trovo più. Ho dovuto mandare un mio fido ricercatore al setaccio, finchè ha scoperto che questi si sono trasferiti.
Niene numero di telefono, niente indirizzi, niente di niente. E io dovrei consegnare loro il lavoro il 16 aprile. Avverire no?
Quanto ci scommettete, che se non glielo porto in tempo capace che rompano a me? Infondo loro...tramite satellite USA erano perfettamente rintracciabili....
Diciamo che è stata una di quelle rarissime volte in cui ho rischiato di bestemmiare e siccome è una cosa che odio significa arrivare al limite. Fortuna era solo un rischio....
Sbraitando in msn con un amico che gentilmente, era disperato a causa della mancanza di gradini di pietra per potermi fermare, stavo sputando fuoco a mo di drago.
La proposta di matrimonio, ovviamente è uno scherzo.
Lo sparapatate, un coso che non ho ben capito cosa sia, di un filmato messo su youtube da un altro mio amico.

Inoltre ho partorito, è stato difficile, ma alla fine ce l'ho fatta.
Reputo la vita abbastanza dura dovendo sobbarcarsi i propri problemi, difficile è essere sempre al meglio per le persone care come famigliari e amici, che non vedo proprio il motivo di complicarsela ulteriormente per persone incapaci di gestire rapporti interpresonali.
Sarò cattiva? Se essere dura è ciò che fa la differenza fra passare il tempo a sbollire rabbia o nervosismo, allora benvenga l'essere cattivi. E comunque non reputo proprio di esserlo.
D'altronde, in qualsiasi rapporto si DA E si HA; DARE PER AVERE è un rapporto malato e negativo. Qualcosa di cui vale la pena soltanto sbarazzarsi. Perchè il contorto e il malato non portano a niente di buono, le persone valide non sono quelle che si comportano come bambini. Postato il fatto che ho visto bambini essere più adulti di 25 enni che conosco.
Ho conosciuto fin troppe persone, sicure del proprio essere, rimanere immobili perchè tano loro erano il meglio.
Ho conosciuto gente che ti sorride ma poi, in bocca ti lascia il dubbio che appena giri le spalle ci sia un pugnale pronto per la tua schiena.
E ho conosciuto persone che confondono l'amiciza per una bilancia, ove si misura tutto, ove si pretende (e nemmeno in maniera esplicita ma sottile), ove ci si muove come su una scacchiera, calcolando che ogni gesto ha un suo valore e un torna conto.
Ove è meglio fingere di dimenticarsi le cose piuttosto che affrontare il proprio infantilismo.
Che pena.
Sono stanca e schifata, non ho bisogno di questa gente ne questa ha bisogno di me. Forse potrebbe migliorarsi, ma a che prezzo?
Nessuno che io sia disposta a pagare.
Lo so, parole piene di sicurezza, o sfrontate o ..qualsiasi altra cosa.
Però signori pensanteci; d'altronde senza l'esempio si fa ben più fatica, ma se l'esempio è ciò che manca o è mancato è un arduo prolema.
Se si ha a che fare con persone alle quali tu offri un dito e questi pretendono il braccio, con persone che hanno scoperto quanto sia più difficile sentirsi dire no dando le cose come fatti e non come proposte, che poi di fatto non propongono mai niente.
Persone che hanno scelto la strada del vittimismo, che non guardano ciò che gli dai, ma ciò che non gli dai ma che loro vorrebbero.
Persone, che misurano i rapporti in base a come li vorrebbero non come sono.
Nuovamente dico, che pena.


Mi è capitato più volte di sentirmi chiedere, da voi lettori a chi erano riferiti i miei sfoghi e sopratutto domande come :"sono forse io?"
Domande che non avranno risposta, sopratutto l'ultima.
Piuttosto chiedetevi perchè vi sorge il dubbio. E avrete l'unica risposta della quale avrete davvero bisogno e la migliore che chiunque vi possa dare.