Sergio Toppi

Oggi, lo so, ho scritto due post. Per gli antefatti guardate in quello sottostante.

H 17.30, prendo la metropolitana2, dicesi verde e mi reco in via Savona a Milano. Ove, nello spazio del Crapapelada, si tiene l'inaugurazione di un nuovo lavoro di Sergio Toppi.

Avevo avuto modo di vedere copie di queste opere a Cartoomics e devo dire che mi avevo incuriosito.

Ma mai quanto gli originali.

Veri e propri disegni, sporchi, coi tratti a matita ancora visibili, imprecisi. Sentiti.

Quando la mano segue più il cuore della mente, quando l'esperienza permette la sintesi, quando la conoscenza del croma e del materiale si può affidare al caso poichè non ne sarà vittima.

Questo è l'effetto che mi ha fatto vedere le opere di Tomahawk.

Affiancate da canti degli indiani d'America, prima e durante e dopo lo sbarco dei civilissimi europei.

Cos'è tomahawk?

E' la famosa Ascia di guerra, quella che veniva sotterrata in tempo di pace, elemento di congiunzione di tutte le tavole.

Ho avuto oi l'onore di stringere la mano a S.Toppi, una persona dagli occhi buoni e nonostante l'età dalla mano precisa.

Quando ha saputo che anche io sono un illutratrice, mi ha guardato dicendo :"Ah allora siamo colleghi!!"

Colleghi...gente questo è un pezzo di storia italiana e definisce ME sua collega? Il mio cuore deve aver saltato un battito.

E anche lui, mi ha detto la frase famosa e ormai magica :"Non mollare. Chi non molla ce la fa".

Che dire, sono uscita di li che veleggiavo a 70 cm da terra.

Sono coscente che Toppi abbia parlato così per gentilezza, non ha visto i miei lavori. Tuttavia la sua reazione così spontanea mi ha riempito il cuore di positività.

Mi ero preparata tante parole da scrivere qui, da condividere con chi di voi avrebbe avuto la pazienza di leggere. Me ne sono rimaste molto

meno di quelle che prevedevo. Poco male, vi invito però ad andare a vederle queste opere. E' la Storia che parla attraverso altra Storia.

Per me è ricordarsi che il mio non è soltanto un lavoro.